La scuola limitava la mia creatività

Fin da ragazzino non andavo volentieri a scuola nonostante i professori vedessero in me un grande potenziale. Questo mi ha spinto fin dai 16 anni a cercare lavori estivi che potessero farmi assaporare subito il mondo del lavoro. Li ho provati un po’ tutti: dal panettiere al falegname fino a quando mi si presentò l’opportunità di lavorare in una gioielleria di un mio zio.

Inizialmente pensavo fosse il lavoro della mia vita, tanto da spingermi fino a Vicenza alla scuola di oreficeria, fino a quando ho capito che ciò che amavo era la vendita più che il prodotto in sé per sé.

Un giorno un mio amico mi prospetta l’opportunità del network marketing. Fu amore a prima vista. Un’attività racchiudeva tutto ciò che volevo fare: crescere, formarmi, poter aspirare a diventare un leader, intraprendere relazioni personali. Inutile dire che, come chiunque si approcci a quest’attività, ma con l’aggravante di non avere tanti contatti di partenza, le difficoltà sono stante tante. Tutto questo fin quando ho capito che il problema non erano i contatti ma le mie credenze. Cambiando credenze il mio entusiasmo è cresciuto giorno dopo giorno coinvolgendo chiunque mi passasse a fianco e portandomi a creare diverse reti commerciali in Italia e a raggiungere un prestigioso ruolo manageriale nell’azienda con cui collaboro. Questo mi ha permesso di avere innumerevoli ore di public speaking in staffa o su diversi palchi.

Successivamente, ritenendo fondamentale la diversificazione, ho avviato un business innovativo nel settore immobiliare, andando controcorrente a chi affermava che fosse un settore non più produttivo.